Giro Donne 2023 e La Vuelta Femenina 2023, non ci sono ancora i percorsi: “Solo il Tour de France dimostra rispetto per il movimento femminile”
Il ciclismo femminile viaggia spedito nel suo percorso di crescita, ma alcune parti dell’ingranaggio non sembrano muoversi alla stessa velocità. Fra le squadre WorldTour serpeggia un certo malumore per via del fatto che dei tre Grandi Giri previsti in calendario, solo uno ha svelato il suo percorso. Si tratta del Tour de France Femmes 2023, mentre per quel che riguarda Giro Donne 2023 e La Vuelta Femenina 2023 non ci sono dettagli ufficiali, a eccezione delle date (in Spagna si correrà dall’1 al 7 maggio, in Italia la competizione è fissata fra il 30 giugno e il 9 luglio).
A farsi portavoce del punto di vista delle squadre è il francese Stephen Delcourt, direttore della FDJ-Suez, la formazione in cui militano, fra le altre, le azzurre Marta Cavalli e Vittoria Guazzini: “C’è una cosa di cui non sono felice in questo momento nel ciclismo femminile – le parole di Delcourt raccolte da CyclingNews – Parliamo molto di professionismo e visibilità, ma noi abbiamo in calendario tre Grandi Giri e solo uno di questi rispetta il movimento. A oggi non abbiamo alcun dettaglio sulle tappe di Giro e Vuelta. Quest’ultima si corre nella prima settimana di maggio e non sappiamo nulla. C’è solo qualche voce intorno alle sedi di tappa. Se si vuole investire nel ciclismo femminile, gli organizzatori devono tenere conto di questo aspetto”.
Delcourt aggiunge: “Durante l’ultima riunione con l’UCI, le squadre hanno spinto perché venga tenuta in considerazione questa cosa. So che l’UCI ci sta provando, ma so anche che non tutti gli organizzatori di corse si muovono con la stessa velocità”.
Sulla questione si è espressa proprio Marta Cavalli, seconda al Giro Donne 2022: “I Grandi Giri sono sempre duri, lo sappiamo, ma potremmo affinare la preparazione se ne conoscessimo il percorso – le parole della cremonese – Speriamo che i dettagli di Giro e Vuelta arrivino presto. Poi, noi ci alleniamo comunque duramente, dato che sappiamo che le tappe saranno difficili. Certo, sarebbe bello riuscire a pianificare un periodo di allenamento in ricognizione sul percorso o almeno allenarsi su strade simili. Però, sappiamo che in questo momento c’è un processo di crescita in corso. Ci piacerebbe che tutto fosse perfetto prima possibile, ma dobbiamo anche riflettere: due anni fa di questi tempi eravamo lontanissime da dove siamo ora. Dobbiamo dare a tutti la possibilità di crescere e di svilupparsi”.
Per quel che riguarda il Giro Donne, giusto qualche giorno fa (1 febbraio 2023) scadeva il bando che la Federazione Ciclistica Italiana ha pubblicato per l’assegnazione dell’organizzazione della corsa.
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